Rimase lì, sopra le ragazze singhiozzanti per un momento, lasciando che i muscoli spasimanti del suo buco del culo succhiassero ogni goccia da lui. Anche se lottava per riprendere fiato, le sue mani erano ancora ovunque sul suo corpo minuto, a coppa e massaggiando i suoi piccoli seni, esplorando le pieghe della sua figa ora bagnata. Lei non si dibatteva più, ma giaceva lì sconfitta, piangendo a dirotto, mentre le lacrime scendevano sul viso dell'altra ragazza. Dopo un momento lui le appoggiò le mani sulla schiena e cominciò a tirarsi fuori lentamente, liberandosi anche dalle sue grida di dolore. Oh, smettila...
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